La Guardia di Finanza di Catania ha eseguito, questa mattina, un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla Procura distrettuale per violazione ai reati ambientali, nei confronti del rappresentante legale e del direttore tecnico della società Oikos s.p.a., che gestisce la discarica, di contrada Tiritì nel comune di Motta S. Anastasia, dove confluisco i rifiuti del capoluogo etneo. Le indagini hanno permesso di rilevare che la società Oikos non avrebbe osservato le prescrizioni previste per l’utilizzo dell’impianto di discarica così come indicate nella “autorizzazione integrata ambientale” (A.I.A.) rilasciata dalla regione Siciliana. Sono stati, inoltre, individuati scarichi di acque reflue (percolato) provenienti dalla discarica con sversamento nel suolo e nel sottosuolo lungo la valle “Sieli”, nonché nei torrenti “Cubba” e “Rosa”, a loro volta confluenti nel torrente denominato “Buttaceto”, con evidenti ripercussioni di natura ambientale in una vasta area del comprensorio etneo.
L’attività investigativa si è sviluppata attraverso l’acquisizione di documentazione fotografica e filmata, realizzata con l’ausilio di unità aeree della Guardia di Finanza che hanno utilizzato sofisticate telecamere a rilevamento termico-infrarosso nonché dalla specifica attività d’ispezione, condotta insieme a personale dell’A.r.p.a. di Catania
Considerato secondo gli investigatori, lo stato dei fatti accertati e il concreto pericolo che si aggravasse la lesione del bene ambientale, si è proceduto al sequestro preventivo della struttura destinata alla gestione del percolato prodotto dalla discarica. Con il provvedimento è stato disposto che la discarica continuerà a garantire la propria funzionalità ma la società che la gestisce dovrà ripristinare le strutture di raccolta del percolato secondo le prescrizioni della normativa ambientale entro il termine di dieci giorni.